Vezzano completa l’ingresso nella Riserva Mab-Unesco Appennino Tosco-Emiliano insieme a Quattro Castella e Albinea

Le eccellenze dei Comuni di Vezzano, Albinea e Quattro Castella sono state riconosciute dall’Unesco con l’ingresso nella Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano. L’ufficializzazione è avvenuta ieri, durante del 33° Consiglio internazionale di Coordinamento del Programma UNESCO per l’Uomo e la Biosfera (MAB-ICC), andato in scena ad Abuja, in Nigeria.

Con questo allargamento entrano nella riserva tutti i territori dell’Unione Colline Matildiche. Per Albinea e Quattro Castella si tratta di un ingresso in blocco, mentre per Vezzano un completamento, visto che buona parte del suo territorio era già ricompreso nella Riserva. In pratica, con questo ultimo passaggio, viene ricompreso tutto il crinale del Monte del Gesso, Pecorile e tutta la vallata del torrente Campola: un’area di forte interesse naturale e paesaggistica, oltre al paese di Vezzano.

Ma sarebbe limitativo affermare che i tre comuni si siano guadagnati l’accesso nel Mab-Unesco soltanto per le loro bellezze naturalistiche, pur esistenti in grande quantità. La parola stessa Mab infatti significa “Man and Biosphere (Uomo e Biosfera), dove l’uomo e la sua qualità della vita rivestono un ruolo determinante. L’iniziativa infatti ha per obiettivo principale quello di promuovere, sin dal 1971, l’idea che sviluppo socioeconomico e conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e culturale non siano incompatibili fra di loro: in sintesi, il concetto che oggi chiamiamo “Sviluppo Sostenibile”. Ecco quindi che, oltre alle splendide e preziose zone Sic (Siti di Importanza Comunitaria), hanno contribuito all’ingresso dei tre Comuni nella Riserva anche le eccellenze dell’Unione per quanto riguarda, ad esempio, il sistema educativo e quello dei servizi ai cittadini.

Essere Riserva di Biosfera Mab Unesco significa quindi far parte di un club di comunità che hanno accolto la sfida dello sviluppo sostenibile e si impegnano alla conservazione attiva del proprio territorio e del pianeta.  Al dato geografico e ambientale corrisponde l’impegno per una grande aggregazione di forze e risorse umane: scuole, giovani, tessuto d’impresa, amministratori locali. Con l’allargamento le aree rurali hanno un ruolo centrale nelle relazioni con le aree urbane.

L’ampliamento della Riserva di biosfera dell’Appennino tosco-emiliano, ubicata tra Toscana, Emilia-Romagna e Liguria,  l’ha resa la più grande d’Italia e ha coinvolto 80 comuni (rispetto ai precedenti 34), 3 regioni (2), 6 province (5) per un totale di 498.613 ettari di territorio.

La popolazione compresa nella Riserva Mab Appennino è salita da 101.000 residenti (di cui 13.000 under 18) a quasi 380.000 (di cui 56.000 under 18). Gli istituti scolastici sono passati da 212 a 875.

Alcuni esempi di aree comprese nella Riserva Mab-Unseco, come da ieri lo è il territorio dell’Unione, sono: la foresta bavarese (Germania), la Camargue (Francia), il monte Olimpo (Grecia), La Sierra Nevada (Spagna), il parco di Yellowstone e le grandi pianure statunitensi (Usa).

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