La Via Matildica del Volto Santo diventa realtà

Grande partecipazione al Convegno tenutosi giovedì presso la Sala del Museo Diocesano di Reggio Emilia durante il quale La Via Matildica del Volto Santo è stata presentata nei suoi molteplici aspetti ma soprattutto evento di lancio del pellegrinaggio promosso dagli Uffici di Pastorale Giovanile delle Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla, Mantova e Lucca, che porterà centinaia di giovani a percorrere i 250 Km di questo cammino tra luglio e agosto di quest’anno.

Tanti i contributi alla riflessione portati da figure autorevoli quali il Prof. Romani Prodi, Paolo Piacentini – Capo dl Gabinetto del Ministero dei beni e delle attività culturali, Andrea Rossi – Sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Mauro Severi – Presidente Unindustria Reggio Emilia, i sindaci dei Comuni di Reggio Emilia, Lucca e l’Assessore Unesco di Mantova, Mons. Tiziano Ghirelli – Direttore dell’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali di Reggio Emilia, Mons. Manzoli e Mons. Giannotti rispettivamente Direttori degli Uffici per i Beni Culturali delle Diocesi di Mantova e Lucca.

Il Vescovo Mons. Massimo Camisasca – assente in quanto a Modena per partecipare alle esequie di Mons. Antonio Lanfranchi – si è reso presente con un messaggio letto dal Vicario Generale Don Alberto Nicelli: “Camminare a piedi vuol dire stringere legami: con la natura, i passanti, con i fratelli con cui si è in viaggio, con i luoghi di ristoro, di preghiera, con i canti, i suoni, i colori. Parlare di una via che ha visto nei tempi un fiume di pellegrini, di mercanti, di guerrieri, vuole dire entrare nella storia che ci costituisce e può creare legami nuovi. Vuol dire soprattutto cercare quel tempo disteso, quelle relazioni pacate che permettono alla velocità e alla molteplicità dei nostri rapporti attuali di essere meno distruttivi”.

Il progetto della Via Matildica del Volto Santo è stato presentato dal Sindaco di Vezzano sul Crostolo Mauro Bigi, cui sono seguiti gli interventi degli Arch. Angelo Dallasta e Arch. Giuliano Cervi.

L’idea progettuale nasce dal Comune di Vezzano sul Crostolo dove un gruppo di persone della Polisportiva di Montalto, oggi denominato Amici del Cammino di San Pellegrino, ha avviato un percorso di riscoperta di un antico pellegrinaggio da Montalto al Santuario di San Pellegrino in Alpe. Pellegrinaggio promosso e cresciuto in partecipazione ed estensione estate dopo estate (nell’estate 2014 da Mantova a Lucca).

In concomitanza l’Amministrazione Comunale di Vezzano ha sviluppato un progetto di percorsi e reti ciclopedonali. Inizialmente finalizzato al collegamento con Reggio Emilia e successivamente espandendo l’idea di collegare non più solo Reggio Emilia ma Guastalla fino a Mantova e non più solo l’Ecoparco e Canossa ma l’intera montagna. Da qui l’adesione al progetto MAB Unesco del Parco dell’Appennino Tosco – Emiliano grazie al quale Vezzano diventa porta di accesso all’Appennino e la progressiva maturazione del progetto della Via Matildica del Volto Santo, che congiunge Mantova, Reggio Emilia e Lucca, una strada che riscopre il passato “riunificando” le Terre di Matilde per dare una nuova idea di sviluppo al futuro, lungo una direttrice slow nord-sud che ha l’ambizione ideale di ricucire le connessioni tra Nord Europa e Mediterraneo.

Un progetto ampio sintetizzabile in quattro obiettivi: la valorizzazione di un cammino tra Mantova e Lucca che possa situarsi tra i grandi Cammini Europei di fede e cultura, un cammino che trova le Diocesi dei territorio attraversati come principali interlocutrici ma che sugli stessi temi trova la piena volontà di collaborare delle Istituzioni locali e nazionali; la realizzazione di una Ciclopedonale tra Mantova, Reggio Emilia e Lucca che possa inserirsi nei grandi percorsi ciclabili europei denominati EuroVelo, una via principale che colleghi le grandi città matildiche e a rete tutte le terre e luoghi matildici aprendosi all’Europa; la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico, nonché ambientale di tutta la “Regione” Matildica, investendo sulle eredità storica, culturale e spirituale grazie ad un patrimonio unico di chiese, castelli, abbazie, monasteri e paesaggi significativi; la promozione economica di queste terre e quindi turismo, restauro, valorizzazione culturale e ambientale, e molto altro ancora.

Per realizzare questo progetto – nelle settimane che seguiranno il Convegno – l’elaborazione e la firma di un Protocollo di Accordo che verrà proposto agli enti partecipanti e che farà della Via del Volto Santo una realtà sempre più concreta.

Al Convegno tanti gli interventi che hanno permesso di cogliere i molteplici aspetti che si celano dietro un progetto come quello della Via Matildica del Volto Santo.

Don Giordano Goccini, Responsabile della Pastorale Giovanile della Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla, ha saputo puntare al cuore dei presenti ma, anche e soprattutto, al tema di fondo del Cammino, sottolineando come prima di tutto il pellegrinaggio sia un percorso di spiritualità, ricerca e condivisione. Il camminare insieme è simbolo concreto di un progetto insieme, che richiede fatica ma che nel silenzio, nel percorso, nelle piccole mete raggiunte porta all’esperienza del costruire qualcosa con gli altri. E chi più dei giovani ha bisogno di una tale esperienza, nel contesto di mille opportunità che spesso rendono difficile la costruzione di un futuro personale e comunitario. A rendere ancora più comprensibile il già incisivo intervento di Don Giordano, alcuni ragazzi della Pastorale Giovanile, “I saggi di Matilde”, hanno portato la loro esperienza e le loro motivazioni al Pellegrinaggio che si terrà la prossima estate lungo la Via Matildica del Volto Santo.

A dare un respiro compiutamente Europeo al progetto della Via Matildica del Volto Santo, l’intervento del Prof. Romano Prodi che ha sottolineato come i cammini siano l’identità di un paese e come la riscoperta delle vie della nostra storia, in particolare del legame tra la Via Germanica e la Via Francigena, sia una componente importantissima per la costruzione dell’Europa. Un Europa che oggi attraversa uno dei periodi più difficili della sua storia. Il Prof. Prodi ricorda come hai tempi della sua Presidenza alla Commissione Europea i paesi che richiedevano l’adesione all’Unione ponevano tra le loro motivazioni il fatto che l’Europa fosse un “unione di minoranze”, un unione in cui anche i piccoli Stati potevano trovare un ruolo e un sostegno. Oggi tutto è cambiato in quanto si è perso proprio questo senso di solidarietà politica che ha costruito l’Europa. Oggi il problema dell’Europa è appunto quello che alla grande leadership di uno – la Germania – non corrisponde un pari senso di responsabilità e solidarietà. Il professore ha quindi rilevato come la riscoperta di Cammini come quello della Via Matildica del Volto Santo e la realizzazione di pellegrinaggi soprattutto di giovani hanno un ruolo fondamentale nella costruzione dell’Europa di domani.

Tanti i contributi portati dagli altri relatori.

Il Prof. Paolo Piacentini ha rilevato come si stia assistendo a livello nazionale ad un trend crescita e quindi di riscoperta dei Cammini. Un progetto che metta a sistema diverse direttrici di cammino è un segno dei tempi. Piacentini sottolinea come il valore moderno del Cammino possa essere sintetizzato in una ricerca di turismo lento, ma anche in una necessità d’incontro e di ricerca valoriale. La difficoltà è quella però di animare i territori perché le vie, come quella Matildica del Volto Santo, richiedono un’accoglienza “povera”. La prima cosa da comprendere è però che il turismo “povero”, legato alle esperienze di pellegrinaggio, non è in concorrenza con il turismo classico.

Tanti anche gli spunti dei primi cittadini: Luca Vecchi, Sindaco di Reggio Emilia, ritiene che sia giunto il momento di superare i campanilismi e di avviare un percorso di cooperazione, l’unico che possa portare ad un serio progetto europeo e promuovere una nuova idea di sviluppo; il Sindaco di Lucca Tambellini sottolinea come il progetto di cammino Mantova – Lucca ha come fondamenta una grande idea che ha valenza culturale, religiosa, economica ma che può essere per tutti, credenti e non credenti, fonte di riflessione, scoperta e rigenerazione.