Questa mattina il Parco Paride Allegri è stato teatro di tre momenti dedicati alla memoria e alla Resistenza, che sono stati tramessi in diretta nella trasmissione “Buongiorno Reggio”.
In vista dell’inaugurazione della bacheca del Sentiero della Liberazione, promosso da Istoreco, che collega Vezzano a Reggio, passando per Botteghe di Albinea, il Sindaco Stefano Vescovi e il direttore dell’istituto per la storia della Resistenza, Matthias Durchfeld, quest’ultimo dagli studi televisivi, hanno sottolineato il valore educativo della memoria e ricordato quel percorso attraverso il quale i partigiani scesero dalla montagna e raggiunsero il capoluogo il giorno che precedette la liberazione. La Bacheca verrà ufficialmente inaugurata sabato 24 aprile, alla presenza del primo cittadino, di Durchfeld e del presidente di Anpi Vezzano.
Successivamente Adriano Arati, giornalista e membro dello staff della comunicazione di Istoreco, ha descritto la figura di Paride Allegri, nome di battaglia Sirio, che dopo la guerra divenne pacifista e ambientalista, e che ha risieduto a Montalto fino alla sua morte. Allegri fu comandante partigiano della 76 Brigata Sap, continuando nel dopoguerra la sua battaglia a favore dei più deboli. Per venti anni fu direttore del Servizio del Verde pubblico del Comune di Reggio e dotò la città di tanti spazi verdi esistenti anche oggi. Fu eletto consigliere comunale con i Verdi nel 1985 e nel 1987 fondò Resistenza Verde, proseguendo la sua lotta ambientalista: famosi le sue azioni per impedire espansioni del cemento e dell’asfalto e la piantumazione di migliaia di alberi.
Infine sono stati protagonisti alcuni ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Angelo Manini che, insieme alla loro insegnante Loretta Caminati, hanno illustrato il progetto “Un nome, un volto, una storia”, che dal 2014 viene realizzato nelle classi terze vezzanesi e che è incentrato sui luoghi della memoria e della Resistenza vezzanesi. I ragazzi hanno ricordato l’eccidio de “La Bettola”, l’incontro in Dad con lo storico Storchi Massimo, la testimonianza ascoltata attraverso le parole della superstite Liliana Del Monte e la camminata che le singole classi effettueranno separatamente la prossima settimana sul “Sentiero della strage della notte di San Giovanni”.