Si è concluso ieri il Viaggio della Memoria cui hanno partecipato 46 ragazzi e ragazze della Scuola media “A. Manini” di Vezzano sul Crostolo.
Gli studenti, guidati dalla storica di Istoreco e dai loro docenti, cui si sono uniti il Vice Sindaco Ilenia Rocchi, l’Assessore Stefania Colli, il Consigliere Sebastiano Vinci, la cittadina onoraria di Vezzano Liliana Delmonte e alcuni cittadini vezzanesi, hanno vissuto un’esperienza di 3 giorni tra Gorizia, Lubiana e Trieste, confine sul quale si sono consumati fatti storici e di guerra che hanno profondamente segnato i luoghi e i vissuti dei popoli che li abitavano.
Il Viaggio della Memoria quest’anno propone un orizzonte di ampio approfondimento storico sull’Europa del 900, aprendo un varco di comprensione sui Balcani tra il primo e il secondo conflitto mondiale, tra occupazione fascista, dopoguerra e dissolvimento della Jugoslavia.
Il Vice Sindaco Ilenia Rocchi ha dichiarato: “Come Amministrazione Comunale collaboriamo da tempo alla realizzazione dei Viaggi della Memoria che per il quarto anno vedono protagonisti i ragazzi delle scuole di Vezzano. Viaggi della Memoria che ci hanno condotti non solo in luoghi con una più marcata connotazione, quali i campi di concentramento dell’Europa centrale, ma anche in luoghi di confine significativi per comprendere il travagliato e sofferto percorso che ha portato alla nascita dell’Europa”.
Il primo giorno ricostruzioni, immagini e oggetti del primo conflitto mondiale all’interno del Museo della Grande Guerra di Gorizia hanno aiutato i ragazzi a comprendere come in un luogo di confine i due opposti schieramenti condividessero un uguale destino di morte. Il pomeriggio si è concluso con la visita a due luoghi simbolo della città: il piazzale antistante la stazione ferroviaria, fino al 2004 linea di confine tra Italia e Slovenia, e il Memoriale dei caduti della Grande Guerra di Redipuglia.
Durante la seconda giornata trascorsa in Slovenia, i giovani studenti hanno percorso un tratto del Sentiero della Rimembranza e della Solidarietà – che cinge la città di Lubiana per oltre 35 km – dove sorgeva il filo spinato utilizzato dall’esercito italiano per neutralizzare l’azione della resistenza slovena durante il secondo conflitto mondiale. La giornata è proseguita con la visita alla splendida città di Lubiana ed al Museo di storia contemporanea.
L’ultima giornata è stata dedicata alla scoperta di Trieste, città caratterizzata dalla presenza di numerosi luoghi simbolo della dominazione fascista tra architetture, monumenti e una toponomastica celebrativa – oggi nuovamente modificata – strumento di propaganda del regime. E per meglio comprendere l’intento repressivo e la volontà di annientamento del nazismo la visita alla Risiera di San Sabba, campo di prigionia e sterminio alle porte di Trieste.
Il Vice Sindaco Rocchi prosegue: “Il viaggio completa il percorso progettuale sulla memoria che l’Amministrazione Comunale rivolge agli alunni delle classi terze. Per la terza volta in questi 5 anni il progetto ha portato i ragazzi a riflettere ed elaborare contenuti a partire dalla toponomastica del nostro territorio, a comprendere che i luoghi sono in grado di raccontare storie e testimoniare fatti del passato”.