Fiera di san Martino: un weekend tra mostre, mercatini e prodotti tipici

Fine settimana ricco di iniziative ed eventi a Vezzano sul Crostolo con la Fiera di San Martino, manifestazione dedicata al Santo patrono, organizzata dal Comune in collaborazione con le associazioni locali. Come ormai da tradizione, la fiera si aprirà ufficialmente venerdì 11 con la Cena di San Martino per terminare domenica 13, giorno in cui si alterneranno appuntamenti di carattere culturale, eno-gastronomico ed iniziative di intrattenimento per bambini.

Il tema dominante della Fiera saranno i sapori dell’autunno. Domenica 13 per tutto il giorno il centro paese ospiterà il mercato straordinario e il mercato degli agricoltori con prodotti tipici tradizionali, mentre gli stand delle Associazioni promuoveranno la vendita di prelibatezze locali. In Piazza della Libertà un gruppo di norcini darà vita ad una dimostrazione della lavorazione del maiale per la produzione di insaccati e ciccioli, con loro i casari mostreranno al pubblico l’arte di realizzare la forma di parmigiano-reggiano. Presso la palestra comunale grande attesa per la mostra mercato dell’artigianato e degli hobbisti, con espositori da tutta la provincia.
In Municipio, in sala civica, sarà allestita la mostra “Materia e Colore”, con inaugurazione alle ore 10.30. Gli artisti reggiani Palmiro Incerti, scultore, e Arnaldo Mercati, pittore, espongono una raccolta delle loro opere più significative.

La tre giorni di festa si concluderà domenica sera con un appuntamento teatrale di grande interesse. Tiziana Di Masi porta in scena al Teatro Manzoni “Mafie in Pentola”, racconto interattivo di un viaggio all’interno delle cooperative create dall’associazione “Libera” nel sud Italia, dove migliaia di ettari di terreno sono stati confiscati alle mafie ed affidati a cooperative che stanno cercando di trasformare una storia di sfruttamento e illegalità in una “bella economia” legata al settore agroalimentare. I prodotti eccellenti che nascono dalla coltivazione di queste terre diventano il simbolo concreto della lotta alla mafia e del riappropriarsi di un bene comune e del ritorno alla legalità. In chiave golosa ed ironica, l’attrice porta in scena una pièce “gustosa”, piena di simpatia e di colore, dove il cibo si fa memoria e occasione di riscatto sociale.