Accoglienza e integrazione dei profughi

Martedì 4 ottobre all’ospedale Santa Maria Nuova è nato Martins, secondogenito di Abulnat e Blessing Aibaebgee Roland, la coppia di profughi provenienti dalla Libia ospitati dal 20 luglio scorso dal Comune di Vezzano sul Crostolo. Le felicitazioni arrivano dall’assessore alle Politiche Sociali Giovanni Bettuzzi: “la comunità di Vezzano si è arricchita di una nuova vita, alla quale possiamo garantire tutte le attenzioni e gli aiuti necessari affinché anche la famiglia affronti serenamente la nascita di Martins”.
Di nazionalità nigeriana, i due coniugi sono arrivati in Italia dalla Libia insieme alla figlia di 3 anni Teresa, per sfuggire dalla guerra che da mesi insanguina il paese. Ora a Vezzano, nonostante lo status provvisorio di profughi, hanno potuto ritrovare un po’ di tranquillità anche se il futuro rimane ancora incerto: tra alcuni mesi scadrà il permesso di soggiorno e non si sa quale sarà il loro destino.

“Questo governo ha gestito veramente male la questione dei profughi e l’iter di accoglienza – ha sottolineato il sindaco Bigi – La maggior parte di loro non sono libici ma, come nel caso dei profughi di Vezzano, operai specializzati che in Libia avevano un impiego. Adesso per legge, nei 6 mesi di permanenza, non possono lavorare. I Comuni d’Italia li hanno accolti per dovere e senso umanitario”.

Da alcune settimane Abulnat, per riconoscenza, collabora in alcune attività di pulizia del paese. “A tre mesi dall’arrivo a Vezzano, grazie anche al Centro d’Ascolto Caritas, all’Auser e alla Scuola materna parrocchiale “La Provvidenza”, un primo inserimento sociale si può ritenere raggiunto” – ha affermato Mattia Rossi, responsabile area Servizi alla Persona, che fin dall’inizio ha accompagnato il percorso della famiglia.