Piano strutturale Comunale (PSC)

La costruzione di un nuovo strumento urbanistico per Vezzano sul Crostolo nasce dall’esigenza di guardare al futuro con ottimismo, avendo ben presente i limiti e i condizionamenti dettati dalla crisi economica e sociale che sta attraversando il nostro Paese.

Pensare ad una nuova programmazione del territorio comunale sottende un interesse per tutto ciò che è risorsa per il “ben-essere” di Vezzano: bene è la casa e la terra, ma bene è anche relazione, ambiente, architettura, educazione, sport, religione; beni dunque, che in forma circolare, si ritrasformano in beni economici per Vezzano.

Coerentemente con questa nuova modalità di leggere la realtà, il grande tema del nuovo P.S.C. diventa il “bene Comune”, dunque crescita in modo profondamente connesso alla qualità della vita.

Non potrebbe esistere pianificazione territoriale e urbana se non partendo da obiettivi generali qualificanti le idee di crescita della comunità vezzanese. Lo sviluppo pianificatorio parte dalla coerenza tra l’individuazione di obiettivi sociali necessari e obiettivi progettuali.

Sviluppo sostenibile e “cubatura zero”.

Lo sviluppo sostenibile è un processo che lega, in un rapporto di interdipendenza, la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali alla dimensione economica, sociale ed istituzionale, al fine di soddisfare i bisogni delle attuali generazioni, evitando di compromettere la capacità delle future di soddisfare i propri. In questo senso la sostenibilità dello sviluppo è incompatibile con il degrado del patrimonio e delle risorse naturali ma anche con la violazione della dignità e della libertà umana. La sfida del futuro è quindi quella di costruire senza occupare nuovo territorio agricolo, riqualificare senza paura di demolire, riprogettare, riedificare meglio e con maggiore consapevolezza.

Baricentro urbanistico dalla S.S.63, come porta del comune, al torrente Crostolo.

Oggi l’impianto su cui si sviluppano i centri abitati è prevalentemente in linea e parallelo ai corsi d’acqua e le strade, da luogo di relazione, si sono trasformate in elemento di cesura e separazione. Riportare sul fiume i paesi vuol dire ridare vita, vitalità e qualità al paese, attraverso la realizzazione di una serie di progetti: nuova area servizi e parcheggi nella zona d’accesso al capoluogo; riqualificazione delle piazze cittadine; ampliamento della zona sportiva; recupero del borgo Siberia e degli accessi alla chiesa ed al cimitero; ricucitura del tessuto urbano a La Vecchia; semplici interventi riqualificativi nelle altre località del territorio.

Paesaggio ed percorsi collinari.

La proposta di reti ciclo-pedonali ad uso urbano ed extra-urbano partono dalla considerazione della fruizione di tutto il paesaggio e dei percorsi collinari. Oggi è facilmente ipotizzabile un unico percorso ciclo-pedonale che da Guastalla e lungo il Crostolo proceda da Vezzano verso Canossa, o San Pellegrino in Alpe, rendendo di fatto Vezzano porta dell’appennino emiliano.

Ecoparco ed Monte del gesso.

Si tratta di emergenze a carattere provinciale e regionale. Già oggi l’Ecoparco, con un’estensione di 55 ha, ospita laboratori scolastici e molte altre attività; prevederne un’accessibilità diretta è una priorità da ipotizzare anche in funzione del recupero-rivalorizzazione e messa in sicurezza dell’area dei gessi.

Capoluogo.

La S.S.63 è oggi il problema incombente di Vezzano. La sfida diventa fare di necessità virtù. E’ infatti grazie ad essa che Vezzano può far conoscere se stessa attraverso: miglioramento della fruibilità degli spazi pubblici, la realizzazione delle piste ciclo-pedonali per avere una migliore permeabilità tra l’abitato ed il Crostolo, la riduzione della velocità nel percorso interno, il potenziamento dei parcheggi.

Frazioni.

Il piano deve prevedere la stabilizzazione del loro assetto urbanistico dotandole di quelle capacità stanziali oggi provate.

Recupero, valorizzazione, gestione dello spazio rurale.

Riconoscimento del paesaggio agrario come fattore caratterizzante e di riconoscimento dell’immagine di Vezzano.

Area industriale di Sedrio.

Il recupero di questa area diventa fattore determinante per la qualità urbana dell’intero territorio, soprattutto in opposizione alle dinamiche economiche di questi giorni.

Variante alla S.S. 63 – il sistema della mobilità.

La futura variante alla S.S.63, oggi prevista e sperata, dovrà rispondere a precisi canoni di adattabilità ambientale attraverso il massimo rispetto dell’ambiente circostante.

Parlare quindi di Vezzano e del suo P.S.C. significa partire proprio da questi punti salienti, come dire “un comune da vivere attraverso la riscoperta di tutti i sensi” e crediamo che dovrebbe essere proprio questa la nuova ricchezza di Vezzano, la nuova marcia che faccia viaggiare questo comune per i prossimi 15 anni.