A teatro con Monica Morini per ricordare la Shoah

Organizzato dall’Amministrazione comunale di Vezzano sul Crostolo, martedì 1 Febbraio, nell’ambito delle iniziative di commemorazione del “Giorno della Memoria” promosse dal Comune, è andato in scena presso i locali del Teatro Manzoni lo spettacolo “Vivere ancora – Voci dal filo spinato”, scritto, diretto ed interpretato da Monica Morini e Bernardino Bonzani del Teatro dell’Orsa di Reggio Emilia. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” – ha esordito nella presentazione l’Assessore Ilenia Rocchi, riportando un’aforisma di Primo Levi – “Oggi facciamo memoria di una pagina cupa della storia che ci fa riflettere e che abbiamo la responsabilità di non dimenticare”. Invitati a teatro per celebrare la ricorrenza in memoria della Shoah, la scuola media di Vezzano ha assistito ad una rappresentazione per ricordare i milioni di vittime del nazismo e del fascismo.

Lo spettacolo
Liberamente allestito a partire dagli scritti di Primo Levi, Elie Wiesel, Peter Weiss e altri testimoni del genocidio nazista, il testo dello spettacolo è tratto dai quaderni e dai diari di testimoni autentici. Descrive le vicende dei deportati e i loro spostamenti, dalla vita normale al ghetto, fino agli episodi di umiliazione e paura vissuti nei campi di concentramento. La rappresentazione ha destato grande interesse negli alunni. Gli autori, accompagnati al pianoforte da Claudia Catellani, hanno coinvolto gli studenti in un un viaggio dell’immaginario della memoria fatto di parole, gesti, musiche e immagini.

Un’occasione per riflettere
Incuriositi dalla grande carica emotiva della narrazione, i ragazzi hanno partecipato al dibattito suscitato dagli attori che hanno voluto riflettere sulla follia del potere nazista, veicolando agli studenti un messaggio di pace: “Tutti abbiamo un’ombra – ha detto la Morini – un punto di azzeramento che possiamo conservare latente. Siamo però responsabili delle scelte che facciamo. Noi possiamo scegliere: scegliere se ascoltare le emozioni dell’altro, se accompagnarlo nei suoi bisogni”. Prima di concludere, parlando ai ragazzi, l’attrice ha dato un’importante lezione di educazione civica: ”Non c’è età per diventare cittadini, voi già lo siete. Non c’è una età concordata per indignarsi o essere contenti di fronte a qualcosa – ha continuato – Lo spettacolo di oggi non è solo una lezione di storia, serve a metterci davanti ad una possibilità di essere, di scegliere e di riflettere”.